Plus d’un million de livres à portée de main !
Bookbot

Kati Hirschel

Cette série suit Kati Hirschel, une Allemande qui tient une librairie de romans policiers à Istanbul. Elle lutte constamment contre les stéréotypes, les siens comme ceux qui lui sont imposés. Kati évolue de libraire à une charmante détective amateur, résolvant des mystères avec esprit et ingéniosité. Les lecteurs apprécieront des intrigues captivantes dans un cadre culturel vibrant.

Hotel Bosphorus
Divorce Turkish Style
Baksheesh
Tango a Istanbul

Ordre de lecture recommandé

  1. 1

    Hotel Bosphorus

    • 246pages
    • 9 heures de lecture
    3,0(287)Évaluer

    A film director is found murdered in a hotel room in Istanbul. Electrocuted by a hair dryer thrown in his bath water. When the police accuse the lead actress she turns to her only friend in town, the feisty and sexy owner of Istanbul's only mystery book shop.

    Hotel Bosphorus
  2. 2

    Baksheesh

    • 253pages
    • 9 heures de lecture
    2,9(59)Évaluer

    To buy a flat Kati Hirshel has learned the corrupt ways of Istanbul. It all goes well until a man is found murdered in the flat and she is the prime suspect.

    Baksheesh
  3. 3

    Divorce Turkish Style

    • 252pages
    • 9 heures de lecture
    3,4(73)Évaluer

    Kati is the owner of Istanbul's only mystery bookshop. When a woman is found dead in her Istanbul apartment, Kati suspects murder and begins her maverick investigation. The deceased was an attractive young woman, in the middle of a divorce, and a politically active ecologist. Too many people stood to benefit from her death.

    Divorce Turkish Style
  4. 4

    Tango a Istanbul

    • 312pages
    • 11 heures de lecture

    Kati Hirschel, stambuliota di origini in parte tedesche, ha una libreria specializzata in giallistica. È questa familiarità con l’aspetto romantico del delitto che la predispone al fascino del mistero, e la rende abbastanza spregiudicata da non disprezzare alcuna fonte di informazione. Così, quando la veggente che è andata a consultare insieme all’amico Fofo, ha visto nei fondi del caffè il cadavere di una giovane donna, è entrata in allarme. I fatti però, non obbediscono sempre alle visioni: la vittima non sarà quella da Kati attesa e del resto non ci sarà un vero e proprio cadavere. Semplicemente Nil, l’amica della sua collega, ha avuto un arresto cardiaco. Ma tanto basta all’irrefrenabile investigatrice per correre le strade di Istanbul in cerca di indizi. Infatti presto, come una profezia che si autodetermina, le stranezze cominciano a piovere, tanto da spingere Hakan, il fratello della vittima, a darle un completo incarico da detective. Innanzitutto il tenore di vita di Nil appare troppo sostenuto per una giornalista disoccupata: perfino un quadro Julian Opie nel lussuoso appartamento. Poi, si scopre che Nil stava scrivendo una specie di romanzo sui desaparecidos argentini, paragonandoli alle vittime (greci, curdi) del perenne autoritarismo turco, il cosiddetto «stato profondo». Ce n’è abbastanza per mettere in moto una personalità indagatrice col dono di inverare le complicazioni che poi risolverà. La bizzarra originalità dell’investigatrice è che lei indaga come se spettegolasse, di contatto in contatto, di conoscenza in conoscenza, di curiosità maliziosa in curiosità maliziosa. E che porta il lettore in giro per «la città più bella del mondo» proprio come fa lei, bar dopo bar, vicolo dopo vicolo, mercato dopo mercato, bottega dopo bottega. Dai bassifondi ai quartieri dei milionari. Ne esce un poliziesco «morbido» e suadente che contiene uno spaccato di costume orientale occidentale, e suona anche come un salutare invito all’anticonformismo e alla tolleranza.

    Tango a Istanbul