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In questa raccolta di racconti erotici gay firmata da Manuel García, la virilità si esprime senza filtri: sono storie di uomini silenziosi, decisi, a volte ruvidi, che non chiedono il permesso ma lasciano il segno. Il desiderio nasce da uno sguardo, uno sfioramento, uno scontro — e sfocia in incontri carichi di tensione, bisogno, fame. "Il Fidanzato della Cugina" è il racconto che apre e dà il titolo alla raccolta. Siamo nei primi anni ’90, lungo le strade d’America, dentro la cabina stretta di un pick-up. Lì, tra sguardi evitati e corpi troppo vicini, esplode una tensione che non si può più ignorare. Troy, giovane e sfuggente, è il fratello adottivo della figlia della sorella della madre del narratore. Un legame lontano, forse nessun legame — ma quanto basta per desiderarlo a morte. Nel bagno di una stazione di servizio, gli si avvicina. Il rumore del neon, l'odore d’urina, il ronzio della Coca ancora in gola. Non c’è poesia, solo urgenza. Gli inginocchia davanti, lo prende in bocca, gli beve tutto, come se aspettasse quel momento da sempre. Troy resta in silenzio, teso. Non dice di no. Ma non dice nemmeno di sì. Ogni storia di questa raccolta sa di corpo maschile, di jeans stropicciati, di erezioni nascoste e notti condivise su materassi buttati a terra. Qui l’uomo desidera l’uomo — e lo fa con la fame di chi non ha bisogno di parole. Il sesso, quando è vero, non chiede scusa.
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Il Fidanzato della Cugina, Manuel García
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- 2025
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