Giuseppe Morelli Livres





Nel 1493, a Bobbio, fu scoperto un prezioso corpus di opere antiche, tra cui una copia acefala del De metris di Cesio Basso, fondatore dell’analisi metrica di Orazio, e il De metris Horatianis, dedicato nel IV secolo da Atilio Fortunaziano a un aristocratico alunno. Questi manuali, dimenticati per oltre un millennio, documentano gli orientamenti teorici della derivatio metrorum e dei metra prototypa, accompagnati da note grammaticali, metriche e retoriche. L’edizione critica di Giuseppe Morelli si basa su una recensio sistematica dell’intera tradizione, inserita in una ricostruzione storica della scoperta dei codices Bobienses, con attenzione alla polemica tra gli umanisti Merula e Poliziano e alla pubblicazione dei nuovi testi. Il primo tomo, pubblicato nel 2011, include la nuova edizione del corpus pubblicato da Keil, con apparati critici e indici; sono editi anche i frammenti di tradizione indiretta del trattato di Cesio Basso e un brano di paternità non riconosciuta. Il secondo tomo presenta un ampio corredo di note di commento, affrontando rilevanti problemi filologici, esegetici e dottrinali.
Nel 1493, a Bobbio, venne riscoperto un prezioso corpus di opere antiche, tra cui una copia acefala del De metris di Cesio Basso, amico di Persio e fondatore dell'analisi metrica di Orazio, e il De metris Horatianis, dedicato nel IV secolo da Atilio Fortunaziano a un aristocratico. Questi manuali, dimenticati per oltre un millennio, documentano esemplarmente le teorie della derivatio metrorum e dei metra prototypa, accompagnati da note grammaticali, metriche e retoriche. L'edizione critica di Giuseppe Morelli si basa su una sistematica recensio dell'intera tradizione, inserita in un'originale ricostruzione del contesto storico della scoperta dei codices Bobienses, con particolare attenzione alla polemica tra gli umanisti Merula e Poliziano e alla pubblicazione dei nuovi testi. Il primo volume presenta la nuova edizione del corpus pubblicato da Keil nei Grammatici Latini, con apparati critici e indici; include anche frammenti di tradizione indiretta e un brano di paternità non riconosciuta. Il secondo volume, in preparazione, conterrà un ampio corredo di note di commento, approfondendo i principali problemi filologici, esegetici e dottrinali.