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Irene Vilar

    Irene Vilar est une écrivaine d'une passion et d'une intelligence extraordinaires, dont l'œuvre explore les traumatismes générationnels et nationaux avec une voix unique. Ses mémoires sont décrites comme des « joyaux sombres et parfaits », guidant les lecteurs à travers des profondeurs déchirantes pour qu'ils en émergent transformés et éclairés. Son écriture est lyrique et visionnaire, explorant des thèmes tels que la dépression, l'identité portoricaine et la jeune féminité. Vilar transforme les expériences douloureuses en art, faisant de la mémoire un profond voyage thérapeutique et esthétique.

    Die Stimmen meiner Schatten
    Das sechzehnte Kind
    Scritto col mio sangue
    A Message from God in the Atomic Age
    • Alternating between Vilar's notes from the psychiatric ward and her recounting of her family history, this memoir is a meditation on family, and on the unspoken currents that have haunted a grandmother, mother and daughter.

      A Message from God in the Atomic Age
    • Scritto col mio sangue

      Storia di una donna che non sapeva essere madre

      • 254pages
      • 9 heures de lecture

      Irene Vilar è solo una studentessa portoricana quando conosce e si innamora del suo professore di storia. Lei ha diciassette anni, lui cinquanta. Ha inizio una relazione travolgente e squilibrata che sfocia in un matrimonio impossibile, segnato da contrasti. E da quindici aborti in quindici anni. Lui le impone di non avere figli. Lei è completamente succube, da una parte li desidera, resta incinta, ma non ha la forza di opporsi, di capire cosa vuole. Rinuncia con un atto di violenza estrema. E ripetuta. Irene sa che è destinata a essere fraintesa, sa che molti vedranno nella sua personale tragedia la criminale leggerezza di una donna che abusa di un diritto, che colpevolmente utilizza l'aborto come anticoncezionale. Ma non è così. La vera storia di Irene non si esaurisce in questa violenza che infligge prima di tutto a se stessa. La vera storia inizia molto più lontano, in un drammatico vissuto familiare, una madre suicida - sterilizzata a sua insaputa dopo tre gravidanze dalle autorità sanitarie statunitensi - e due fratelli tossicodipendenti. E una storia che ripercorre l'infanzia traumatica di Irene, portoricana in un paese come gli Stati Uniti che pretendono di condizionare la politica demografica del Porto Rico, ed è una storia in cui l'autrice intesse passato, presente e futuro senza soluzione di continuità. Oggi Irene Vilar si è separata dal suo primo marito, ha trovato un uomo che ama e da cui è amata, ed è madre di due bellissime bambine.

      Scritto col mio sangue