Bruno Piazza (Trieste 1889-1946), avvocato e giornalista, figlio di una famiglia ebraica che si era distinta nella lotta per il ritorno di Trieste all'Italia, arrestato dai tedeschi, trascorse quasi un anno nel campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia. Tra i pochi sopravvissuti, tornò nella sua città, all'inizio dell'estate del 1945, e dedicò gli ultimi mesi della sua vita a scrivere questa testimonianza "perché la gente non dimentichi". A quasi quarant'anni dalla sua prima pubblicazione (UE, Feltrinelli 1956), ripresentiamo uno dei libri più sconvolgenti mai scritti sulla persecuzione degli ebrei: una descrizione dell'inferno di Auschwitz nelle sue pieghe più drammatiche e violente. Perché la gente non dimentichi.
