Plus d’un million de livres à portée de main !
Bookbot

Ruska Jorjoliani

    Drei Lebende, drei Tote
    La tua presenza è come una città
    • Viktor e Dimitri si conoscono a Miroslav da bambini, crescono insieme, poi frequentano l'università a Mosca. Dimitri diventa professore di letteratura, Viktor ingegnere. Dimitri non crede nella causa sovietica. Un giorno hanno una discussione e le loro divergenze di pensiero si manifestano aspramente. Dimitri, amareggiato, entra nella sua classe e davanti agli alunni fa volare dalla finestra il ritratto di Lenin. Viene arrestato. Viktor, interrogato, ammette che Dimitri non ha mai creduto nella rivoluzione; Dimitri è quindi spedito in Siberia ai lavori forzati. In seguito, Viktor, sposato e con un figlio, Sasa, prende in casa Sosanna e Kirill, la moglie e il figlio dell'amico. I due bambini vivranno nella stessa casa, cresceranno come fratelli. Sasa diventerà bibliotecario e scriverà lettere a Kirill, anche lui come il padre mandato al confino in Siberia. Sasa è la voce narrante del libro. La voce di un bibliotecario riecheggia delle mille voci custodite tra le pareti di libri, geni nelle lampade. La voce di Sasa comporrà puzzle. Sarà il filo d'oro che unisce i due corsi della narrazione, tre generazioni. E tante russie.

      La tua presenza è come una città
    • Es ist der 10. März 1946, die italienischen Frauen gehen zum ersten Mal wählen, als sich am Bahnhof von Florenz zwei junge Menschen begegnen. »Ich war bei den Partisanen«, sagt er zu ihr, »und ich habe niemanden mehr.« Ende der fünfziger Jahre sind Aurora und Modesto ein kinderloses Lehrerehepaar; dem ermatteten Alltag entfliehen beide mit einer Liebschaft. Eines Tages erhält Modesto einen anonymen Brief, der einen »alten Fehler« heraufbeschwört, und ist sichtlich aus der Fassung gebracht. Erst verbarrikadiert er sich im Klassenzimmer, als man ihn nach Hause schickt, kauft er sich ein Paar Lederstiefel und tritt eine Reise in die Vergangenheit an, bei der ein Geräteschuppen in den Abruzzen, ein dressiertes Äffchen, ein Onkel im schwarzen Hemd, ein müder Gaul im Schnee, eine schallende Ohrfeige und ein anderes Paar Stiefel, das in einer sibirischen Hütte den Besitzer wechselt, eine Rolle spielen. Ruska Jorjoliani, italienische Autorin mit georgischen Wurzeln, legt in ihrem so vielschichtigen wie ironisch-scharfsinnigen Familienroman Spuren in die bewegte Geschichte des zwanzigsten Jahrhunderts, Spuren, die sich kreuzen, umkreisen, manchmal auch verfehlen, aber nach und nach den Boden der Gegenwart untergraben.

      Drei Lebende, drei Tote