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Giulio Tremonti

    La paura e la speranza
    Sagittari Laterza: Il federalismo fiscale
    Rischi fatali
    Uscita di sicurezza
    Rischi fatali
    • Rischi fatali

      • 111pages
      • 4 heures de lecture

      Due date, secondo l'autore, hanno cambiato irreversibilmente la struttura e la velocità del mondo in cui viviamo: il 9 novembre 1989, crollo del muro di Berlino, e il 15 aprile 1994, stipula dell'accordo del Wto sul libero commercio mondiale. La fine del mondo comunista e l'irruzione sul neonato mercato globale di nuovi agguerriti competitors, in particolare della Cina, hanno segnato per l'Europa il passaggio dall'età dell'oro (che va dagli anni '50 agli anni '90) ai tempi di ferro. Ma, secondo Tremonti, non tutto è perduto. L'Europa deve innanzitutto capire cosa è successo, individuare i campi in cui l'intervento è ancora possibile e reagire con un programma realistico.

      Rischi fatali
    • Uscita di sicurezza

      • 259pages
      • 10 heures de lecture

      Mettere l’ordine al posto del caos; separare l’attività produttiva dall’attività speculativa; chiudere la bisca della finanza, in modo che siano i giocatori e non noi a pagare per le perdite sulle puntate; ristabilire il primato delle regole; pensare a investimenti pubblici in beni di interesse collettivo. Solo così, mettendo la ragione al posto degli spread, l’uomo al posto del lupo, il pane al posto delle pietre, si può uscire da questo mostruoso videogame in cui siamo entrati senza capirlo e senza volerlo. In questo libro c’è la traccia per arrivare insieme all’uscita di sicurezza.

      Uscita di sicurezza
    • Rischi fatali

      L'Europa vecchia, la Cina, il mercatismo suicida: come reagire

      • 111pages
      • 4 heures de lecture

      Due date, secondo l'autore, hanno cambiato irreversibilmente la struttura e la velocità del mondo in cui viviamo: il 9 novembre 1989, crollo del muro di Berlino, e il 15 aprile 1994, stipula dell'accordo del Wto sul libero commercio mondiale. La fine del mondo comunista e l'irruzione sul neonato mercato globale di nuovi agguerriti competitors, in particolare della Cina, hanno segnato per l'Europa il passaggio dall'età dell'oro (che va dagli anni '50 agli anni '90) ai tempi di ferro. Ma, secondo Tremonti, non tutto è perduto. L'Europa deve innanzitutto capire cosa è successo, individuare i campi in cui l'intervento è ancora possibile e reagire con un programma realistico.

      Rischi fatali
    • La paura e la speranza

      Europa, la crisi globale che si avvicina e la via per superarla

      • 111pages
      • 4 heures de lecture

      Abbiamo i cellulari ma non abbiamo più i bambini. In un mondo rovesciato, oggi il superfluo costa meno del necessario. Vai a Londra con 20 euro, ma per fare la spesa al supermercato te ne servono almeno 40. Sale il costo della vita, dal pane alle bollette; stiamo consumando le risorse del pianeta; e dal mondo non vengono segnali di pace. Giulio Tremonti ha compreso ciò che sta emergendo nella consapevolezza comune: la globalizzazione, tanto celebrata, ha un lato oscuro, fatto di disoccupazione e bassi salari, crisi finanziaria, rischi ambientali, pericolose tensioni internazionali. E, per l'Europa in cui viviamo, di un doppio declino: cadono sia i numeri della popolazione, sia i numeri della produzione. Tremonti racconta le cause della situazione attuale, i passi falsi della politica e le spietate dinamiche della finanza internazionale, delineando i contorni della crisi globale di cui ogni giorno vediamo singoli episodi. Ma cerca anche di indicare una strada percorribile per superare questo momento e vincere la paura. La pianta della speranza non può nascere solo sul terreno dell'economia, ma su quello della morale e dei principi. Si tratta di rifondare la politica europea a partire da sette parole d'ordine: valori, famiglia e identità; autorità; ordine; responsabilità; federalismo. E in tutti questi campi bisogna ritornare alle radici dell'identità europea, in un percorso che va nella direzione opposta e contraria rispetto al '68 e ai suoi errori.

      La paura e la speranza