After Shell's mother dies, her obsessively religious father descends into alcoholic mourning and Shell is left to care for her younger brother and sister. Her only release from the harshness of everyday life comes from her budding spiritual friendship with a naive young priest, and most importantly, her developing relationship with childhood friend, Declan, charming, eloquent and persuasive. But when Declan suddenly leaves Ireland to seek his fortune in America, Shell finds herself pregnant and the centre of a scandal that rocks the small community in which she lives, with repercussions across the whole country. The lives of those immediately around her will never be the same again.
Alessandro Peroni Livres



Margarethe è una donna come tante. Vive in una piccola città, rispetta il marito, adora la suocera e ha una figlia. Margarethe non ha grilli per la testa, eppure, sempre più, quella che chiamano la vita sembra sfuggirle tra le mani. Da giovane aveva avuto qualche ambizione, si era persino innamorata, ma poi le cose avevano preso un altro corso, così piano piano il suo anelito di felicità è stato narcotizzato dal quotidiano. E invece ecco che arriva un momento in cui basta poco, basta – banalmente – un uomo, a risvegliarlo. Sarà una passione accecante, sarà il sogno di rinascita in una nuova esistenza, la possibilità di un riscatto. Margarethe fantastica un piano di fuga, ma quando i preparativi sono completi il sogno naufraga nella torpida, ottusa palude della realtà. Ormai però Margarethe non è più la stessa e la sua volontà un po’ eroica e un po’ patetica di riprendersi comunque in mano la sua esistenza non rimarrà priva di conseguenze. Elke Schmitter racconta in una “confessione” intensa e coinvolgente i pensieri di una Madame Bovary che anagraficamente potrebbe essere la madre di una trentenne d’oggi. E ci conduce nel mondo interiore di Margarethe mostrandoci la ragnatela invisibile che teneva prigioniere le donne prima che il femminismo, al di là di tutti i suoi eccessi, le facesse padrone della propria vita. Ascoltare la storia di questa donna infelice, ironica, coraggiosa, folle, disastrosa e inevitabilmente simpatica ci costringe a considerarne gli atti – anche i più inaccettabili – da una prospettiva che sposta il baricentro delle nostre certezze morali, e le fa vacillare pericolosamente.
Melody
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Melody ha una memoria fotografica eccezionale. La sua mente è come una videocamera costantemente in modalità "registrazione". E non c'è il tasto "Cancella". È l'alunna più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa. Quasi tutti - compresi i suoi insegnanti e i medici - ritengono che lei non abbia alcuna capacità di apprendimento, e fino a oggi le sue giornate a scuola sono state scandite da noiosissime ripetizioni dell'alfabeto. Cose da prima elementare. Se solo lei potesse parlare, se solo potesse dire che cosa pensa e che cosa sa... Ma non può. Perché Melody non può parlare. Non può camminare. Non può scrivere. Melody sente scoppiare la propria voce dentro la sua testa: questo bisogno di comunicare la farà impazzire, ne è certa. Finché un giorno non scopre qualcosa che le permetterà di esprimersi. Dopo undici anni, finalmente Melody avrà una voce. Però non tutti intorno a lei sono pronti per quello che dirà.