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Fabio Caressa

    Scrivilo in cielo
    Gli angeli non vanno mai in fuorigioco
    • Gli angeli non vanno mai in fuorigioco

      La favola del calcio raccontata a mio figlio

      • 198pages
      • 7 heures de lecture

      Cinque amici, un vecchio, un pallone. Sono questi gli elementi che contrappuntano l'estate di Diego, un ragazzo di tredici anni che vive per il calcio. Forse non diventerà mai un campione - ci mette tanto impegno, quello sì, ma tecnicamente è un po' scarso - eppure il pallone e la Roma sono la sua vita. Durante la vacanza trascorsa nel piccolo paese abruzzese di Villalago, riempie le sue giornate disputando interminabili partite a calcetto insieme a Stefano, il bello del gruppo, juventino, ai gemelli Tempesta e Uragano, uno dell'Inter e l'altro del Milan, e alla bellissima Nadia, sfegatata tifosa del Napoli. Nel tentativo di recuperare il pallone finito dentro un capannone per un tiro maldestro di Diego, i cinque amici faranno conoscenza del Vecchio, un personaggio misterioso, all'apparenza burbero e solitario che si rivelerà, invece, un affabulatore inesauribile di storie sul calcio degli anni Settanta e Ottanta. Raccontando le gesta di fuoriclasse assoluti e l'estro di goleador infallibili, condurrà i ragazzi alla scoperta avventurosa di un mondo che non hanno mai conosciuto. Ma chi è il Vecchio? Un bugiardo? Una vecchia gloria del passato? Nessuno lo sa. Gli stessi genitori dei ragazzi, incuriositi da quello strano personaggio, si domandano come possa essere stato testimone diretto di così tante vicende. L'unica certezza è che lui sa tutto, lui c'era comunque e sempre: negli spogliatoi prima di un match decisivo, insieme ai giocatori nei luoghi di ritiro più segreti, a bordo campo di un mondiale o a casa di qualche attaccante famoso. Con un felice stratagemma che mescola fiction e saggistica, Gli angeli non vanno mai in fuorigioco ricostruisce leggende e aneddoti che riguardano squadre celebri diventate il simbolo stesso del calcio: dalla Lazio del '74 di Chinaglia e Maestrelli alla Roma di Liedholm e Falcão, dal Milan di Sacchi e Van Basten alla Juve del Trap e di Platini, dall'Italia di Bearzot e del mondiale spagnolo dell'82 all'Inter dei record. Grazie ai racconti del Vecchio, i cinque ragazzi avranno modo di conoscere qualcosa in più di un'epoca che non hanno vissuto e di capire che, a volte, la distanza che li separa dagli adulti e dai "grandi" non è poi così netta come potrebbe sembrare. Al termine di quell'estate impareranno che cosa significa essere una squadra, si sentiranno sempre più uniti dalla loro amicizia, diventeranno persone migliori. Perché i sentimenti contano, perché le belle storie di calcio si devono tramandare. Di padre in figlio.

      Gli angeli non vanno mai in fuorigioco
    • Scrivilo in cielo

      • 252pages
      • 9 heures de lecture

      È trascorso qualche anno dall'estate a Villalago in cui Diego e i suoi quattro amici, protagonisti del fortunato Gli angeli non vanno mai in fuorigioco, hanno «miracolosamente» vinto il torneo di calcio a 5 under 14. Il Sindaco, padre di Nadia, abbandonata la politica si è trasferito per lavoro ad Alessandria e ha ereditato le quote della società calcistica locale, portandola in serie A. Un assurdo incidente stradale trasforma, però, la festa della promozione in una tragedia, e Nadia si sostituirà presto al padre nella presidenza della squadra. Per lei tenere in vita l'Alessandria Calcio è un po' come tenere in vita lui, ora in coma in un letto di ospedale. Perché Nadia lo sa che a legarci a questa parte del mondo sono le grandi passioni, gli amori più forti. Proprio come quello per una figlia, o una squadra, o un sogno. Quando però viene meno, oltre all'affetto dei tifosi, anche il sostegno degli sponsor, e la situazione per i Grigi si fa davvero drammatica al punto che l'allenatore e i migliori giocatori abbandonano la squadra, le sue certezze si incrinano. Per giocare in serie A ora all'Alessandria serve davvero un miracolo. Magari solo un piccolo miracolo, come l'improvvisa apparizione del Vecchio, quel misterioso personaggio che tutto sembra conoscere del mondo del calcio e che ama raccontare storie che appartengono al passato e alla leggenda. Sarà lui ad aiutare Nadia a risolvere una situazione che sembra disperata. Lui a coinvolgere un ormai dimenticato allenatore (El Murcielago, il pipistrello), che ha trascorso gli ultimi vent'anni in Cina e oggi vive in uno sperduto casolare insieme al suo assistente muto Chang Khan, all'occorrenza massaggiatore, medico e «luoghista». Lui a costruire un'improbabile rosa fatta di sconfitti dalla vita e dalla sorte: giovani calciatori sconosciuti, o dai trascorsi spesso discutibili, e vecchie glorie sulla via del tramonto. E soprattutto sarà lui a guidare le emozioni della squadra, materializzandosi dal nulla proprio nei momenti più difficili, per raccontare piccoli e grandi miracoli del pallone, perché nel calcio ci sono situazioni difficili, complicate e complicatissime, ma il calcio non conosce la parola disperazione. Miracoli come quello di Kim Vilfort e del suo Europeo '92 con la Danimarca, dello Zambia campione d'Africa in Gabon nel 2012, a pochi chilometri da dove, anni prima, la stessa nazionale era rimasta vittima di un drammatico incidente aereo. Storie di uomini che ce l'hanno fatta. Credendoci. Perché è vero che esiste un destino, ma anche che a scriverlo siamo noi.

      Scrivilo in cielo