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Carla M. Russo

    Cette auteure, qui vit et travaille à Milan, est passionnée par la recherche historique. Elle trouve son enthousiasme pour le passé dans les couloirs tranquilles des bibliothèques, où elle passe une partie importante de son temps. Ses œuvres puisent probablement dans ces archives profondes, se concentrant sur la découverte d'histoires et de perspectives oubliées. Les lecteurs peuvent s'attendre à des récits complexes qui donnent vie à l'histoire grâce à une étude méticuleuse.

    I giorni dell'amore e della guerra. La bastarda degli Sforza
    La bastarda degli Sforza
    • 1463, In una Milano splendida e in subbuglio, nasce Caterina, figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza, la quale fin da bambina dimostra qualità non comuni e uno spirito ribelle. Una sola regola sua nonna Bianca Maria riesce a inculcarle nell'animo: la necessità, per una nobildonna, di pagare il privilegio della sua nascita accettando il proprio destino. Così, quando per salvare il ducato, è costretta a nozze forzate, Caterina subisce il matrimonio e, con esso, le violenze del marito. Fino al momento in cui, coinvolta in una serie di feroci lotte per il potere, ritroverà il coraggio indomabile di un tempo e lotterà come e meglio di un uomo per difendere la propria vita e quella dei suoi figli. Sulla scia del longseller La sposa normanna, il ritratto di una donna forte, guerriera e padrona del suo destino.

      La bastarda degli Sforza
    • 1488. Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, signora di Forlì e Imola, non è una donna come le altre. Lo sanno bene i grandi signori d'Italia, da Lorenzo Medici a Ludovico il Moro, al papa in persona, i quali ne cercano l'alleanza non solo per la posizione delle sue terre ma anche per l'ingegno di colei che le possiede. Nessuno può credere, quindi, ricordando Caterina, sola, dopo l'assassinio del marito, capace di sacrificare i suoi stessi figli per difendere la rocca di Ravaldino in cui si è asserragliata, che possa perdere forza e scaltrezza per colpa di un uomo. Proprio nei giorni della rischiosissima lotta contro i nemici che hanno ucciso Girolamo Riario, infatti, Caterina incontra un uomo capace di suscitare in lei una passione così impetuosa da distoglierla dai suoi doveri e dalla sua inflessibilità. Si chiama Giacomo Feo ed è uno stalliere, un individuo indegno di lei, del suo rango, anche solo del suo interesse. Ma la Tigre, fin da bambina, ha dimostrato a tutti di avere un carattere indomito e in quella storia clandestina e pericolosa si lascia condurre con lo stesso furore che l'ha sempre sostenuta in battaglia. Accecata dall'amore, non si rende conto che in molti tramano nell'ombra per privarla della reggenza sulla signoria di Forlì. Spetterà a Caterina scegliere tra la vita che crede di meritare e il ruolo per cui è nata. E non sarà una scelta facile.

      I giorni dell'amore e della guerra. La bastarda degli Sforza