C'è chi della lingua ha paura: qui si dice che non bisogna averne paura. Questo è un libro incoraggiante perché con numerosi esempi fa vedere quanto e quante volte persino i più celebrati maneggiatori della penna e della macchina da scrivere siano da correggere; un libro che riesce spesso a mettere sullo stesso piano l'umile cronista e il grande romanziere, la trafelata annunciatrice radiotelevisiva e il critico venerato.
Luciano Satta Livres
