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Anne Berthod

    Con il sari rosa
    Než odídem navždy
    • Než odídem navždy

      • 230pages
      • 9 heures de lecture
      4,5(144)Évaluer

      Boj osamelej matky zoči-voči neodvratne blížiacej sa smrti vychádza z neochvejného rozhodnutia včas nájsť rodinu, ktorá prijme jej štyri deti a postará sa o ne. Sila jej osobnosti i príbehu dojala čitateľov na celom svete. Teraz jej príbeh prichádza na Slovensko. Ako prežiť posledné dni života a jeho koniec? Čo robiť, keď ešte nemáte ani štyridsať rokov a ste matkou početnej rodiny? Jeseň 2008. Marie-Laure Picatová zisťuje nekompromisnú diagnózu – rakovina v poslednom klinickom štádiu. Ostáva jej len vymedzený čas života. Jej prvá myšlienka okamžite patrí deťom: Čo s nimi bude, keď zomrie? Nie, teraz sa nemôže zosypať! Marie-Laure musí hrať svoju životnú rolu matky až do konca, a preto sa rozhodne sama nájsť rodinu, ktorá sa bude starať o jej deti... Hneď na začiatku sa Picatová dozvedá krutú realitu: Osud jej detí nezávisí od nej! Rozhodne pridelený sudca, a to dokonca až po jej smrti. A nikto nezaručí, že Julie, Thibault, Matthieu a Margot budú naďalej vyrastať spoločne...

      Než odídem navždy
    • Con il sari rosa

      • 266pages
      • 10 heures de lecture

      Un giorno, quando Sampat è ancora piccola e ha i piedi a mollo in una risaia, vede passare un gruppo di bambini. Ordinati e puliti, non sono certo diretti al lavoro nei campi. Vanno a scuola, le dice qualcuno. Sampat non sa bene cosa sia la scuola, ma sa che solo i ricchi ci vanno. Ai poveri, i figli servono nei campi. Sampat è più che povera, appartiene a una delle caste più basse dell’India, è quasi un’intoccabile, e vive in un poverissimo villaggio dell’Uttar Pradesh. Il suo destino sembra segnato.Ma lei è una bambina sveglia e quel giorno decide di andare a scuola con gli altri. Ci andrà molte altre volte, all’inizio restando in disparte, dimostrando un’intelligenza pronta e un innato senso di giustizia.Nulla può però contro le millenarie tradizioni del suo paese. Ha solo dodici anni quando, come è consuetudine, viene data in sposa a un uomo ben più vecchio. Non conosce il marito, non sa nulla del matrimonio, non ha ancora raggiunto la pubertà. Non è che una bambina. Da quel momento la consuetudine vuole che lei sia silenziosa e si sottometta al marito, alla suocera e ai soprusi di chiunque appartenga a una casta più elevata. Perché così si deve fare. Perché quello, le dicono, è il suo destino.Ma Sampat non sopporta le prevaricazioni, e non accetta di essere considerata inferiore a nessuno. Quando osa reagire all’ennesima angheria, la suocera la caccia di casa, insieme ai due figli che intanto sono nati. Potrebbe essere la fine, e invece è un nuovo inizio. In poco tempo, diventerà la paladina degli oppressi, soprattutto delle donne. Che in migliaia, da tutta l’India, si uniscono a lei per dare il via a una rivoluzione rosa, dal colore del sari che hanno scelto come divisa. Un’onda rosa che fa paura a chi non vuole che le cose cambino.

      Con il sari rosa