Verliebter Roland.
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Matteo Maria Boiardo fut un poète italien de la Renaissance qui associa la connaissance classique à une passion pour les romans de chevalerie. Ses œuvres, souvent créées pour le divertissement de la cour, se caractérisent par un langage vivant et une intégration habile de la vie de cour dans des récits fantastiques. Il est surtout connu pour son grand poème de chevalerie, qui mêlait des thèmes d'amour courtois à une narration épique, allant jusqu'à nommer ses héros d'après ses propres paysans pour insuffler à ses contes un charme unique. L'héritage de Boiardo réside dans sa capacité à créer des vers frais et captivants qui continuent de fasciner les lecteurs par leur profondeur et leur originalité.



Tiziano Zanato ha commentato in modo impeccabile i procedimenti tecnici e retorici del grande poeta rivelando poi con annotazioni ricchissime tutta la storia del lavorio poetico bisecolare che Boiardo ha assimilato e portato a perfezione. E sorprendente che un commento di questa fatta non sia mai stato tentato per gli Amorum libri; è una fortuna che esso sia stato finalmente realizzato con grande maestria. Titolo latino e ovidiano; struttura di canzoniere. Gli Amornm libri si pongono infatti all'incrocio fra la precedente attività di Boiardo in latino e quella in volgare, che sarebbe poi culminata nell'Innamorato. E mentre della poesia latina conservano il naturalismo ora esultante ora sfinitamente malinconico, competono col Canzoniere petrarchesco nel perseguire il disegno d'un romanzo, le cui fasi sono fissate in tempo reale, senza gli accomodamenti o le sublimazioni della memoria. Viene narrata, dal succedersi di sonetti, canzoni, madrigali, ballate, una storia d'amore vissuta e sofferta fra il 1469 e il 1471, sigillata con la perfezione della poesia entro il 1477. Una storia che vedrà pieno abbandono epicureo ai sensi interrotto dall'intervenire di un tradimento poi trasformato in sconsolata rievocazione e rinuncia. Il modello del Petrarca è evidente anche nella lingua, che tuttavia conserva molti tratti emiliani e, tra saldi arcaismi, un andamento paratattico che si direbbe correlato con gli accostamenti di colori puri in immagini di vita aristocratica: da affresco quattrocentesco. Questo schietto classicismo è poi quadrato in schemi numerici caratterici dell'autunno del medioevo. I tre libri (tre come gli Amores ovidiani) contengono ognuno sessanta componimenti, di cinquanta sono sonetti. Altri numeri regolano la costruzione dei testi e la loro sizione reciproca, con sottili alternanze tra strutture binarie e ternarie. Pure rilevante il ricorso all'acrostico per produrre col ricamo delle lettere la magica deificazione dell'amata. (Cesare Segre).