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Andrea G. Pinketts

    Andrea G. Pinketts fut un enfant terrible de la littérature italienne, dont les œuvres sont devenues célèbres pour leur réalisme cru et leur style provocateur. Avec un intérêt indéfectible pour les aspects les plus sombres de la vie et de la nature humaine, Pinketts a exploré les bas-fonds de la société dans ses textes. Son écriture, souvent située dans des décors urbains bruts, se distingue par un langage original et une vision du monde sans compromis. Les personnages qu'il a créés étaient inoubliables par leur complexité et leur ambiguïté morale, reflétant l'esprit rebelle propre à l'auteur.

    Il boia
    L'ultimo dei neuroni
    Love. L'amore ai tempi del viagra
    Flüchtiges Türkis. Roman. Deutsche Erstausg.
    Le nebbie del passato
    Le Sens de la formule
    • Le Sens de la formule

      • 339pages
      • 12 heures de lecture
      3,0(1)Évaluer

      " Je ne sais pas skier, je ne joue pas au tennis, je nage couci-couça, mais j'ai le sens de la formule ". Il s'appelle Lazare Santandrea, il s'est rasé la moustache et a célébré son non-anniversaire pour conjurer le sort : il vient d'avoir trente ans et commence à perdre ses illusions. Il perd aussi de vue certaines personnes qui ont croisé sa route, dont une certaine Nicky, la fille la plus laide du monde, qui a mystérieusement disparu... Qui est vraiment cette Nicky dont les sosies semblent soudain surgir dans Milan à tous les coins de rue ? Pour tenter de la retrouver, Lazare compte sur sa fameuse intuition mais aussi sur quelques copains pittoresques : Pogo dit " Le Juste " et son taxi, Enrico alias Bidoche, dévoreur de panini, Caroli, un acteur qui ne tourne jamais et ... la redoutable Leone. Quelque part entre Charyn et Benacquista, Andrea Pinketts se taille avec ce roman une place de choix au Panthéon des inclassables du roman noir et prouve qu'i a non seulement le sens de la formule, mais aussi le sens de la fiction.

      Le Sens de la formule
    • Die Anmerkung beschreibt die geheimnisvolle Frau, deren Bild uns seit der Kindheit verfolgt und die immer unerreichbar bleibt. Sie wird mit einem Traumbild verglichen, das möglicherweise den Tod symbolisiert, den wir unser Leben lang zu erreichen versuchen.

      Flüchtiges Türkis. Roman. Deutsche Erstausg.
    • L'ultimo dei neuroni

      La leggenda dei pellerossa del cervello

      • 172pages
      • 7 heures de lecture

      Un ardito progetto anima Andrea G. Pinketts - secondo Fernanda Pivano l'unico cowboy metropolitano della letteratura: fare giustizia. L'impresa è apparentemente impossibile in quanto i suoi neuroni sono in estinzione, schiacciati dalla civiltà dei bianchi. La stessa tragica sorte è toccata alla tribù indiana (in realtà un popolo, una nazione) degli Uroni. Ma attenzione! Neuroni e Uroni si riuniscono intorno al fuoco. Accomunati dal terrore e dalla consapevolezza dell'imminente sterminio. Intorno al fuoco, ribadisco, si raccontano storie inenarrabili. Storie mentali anziché seghe. Il delitto diventa diletto. Il resto è lo spettacolo di un Far West personalissimo e in realtà non molto lontano. L'Ultimo dei Neuroni è un romanzo di frontiera. Il confine sul quale si incontrano Neuroni e Uroni, indiani e cowboy, buoni e cattivi. Scoprendo di avere delle cose in comune. Racconti di un West dell'anima.

      L'ultimo dei neuroni
    • Il boia

      • 253pages
      • 9 heures de lecture

      È un'estate torrida quella che soffoca Milano. Nella sua tenuta all'interno del Parco delle Groane, il corpo di Monsignor Alceste Contini, illustre personalità ecclesiastica della cittadina di Rho, viene trovato massacrato e orrendamente sfigurato. Per risolvere il caso, la Questura affianca all'irascibile commissario De Nigris il dottor Lucio Settembrini, enigmatico criminologo esperto di serial killer. Ma quando il misterioso assassino scrive una lettera alla polizia, i sospetti convergono tutti su Manuel Montero, giornalista alcolizzato reso celebre da un trattato sulle perversioni sessuali cui la lettera allude. Certo che qualcuno voglia incastrarlo, Montero decide di far luce da solo sul delitto...

      Il boia
    • La capanna dello zio Rom

      • 388pages
      • 14 heures de lecture

      Milano, novembre 2016: torna per l'ultima volta Lazzaro Santandrea e lo fa in grande stile. "Specialista delle resurrezioni", non è un tipo che se ne va: di solito arriva. Arriva al momento giusto. E anche in questo caso piomba nel bel mezzo degli eventi. O sono gli eventi a piombare su di lui, impegnato a innamorarsi di una ragazza dall'oscuro presente? Ossitocina ha i leggings e un cane, Lou Reed, addestrato a farle la spesa al supermercato. Per Lazzaro è un colpo di fulmine. Con conseguenze devastanti. Loden assassini, parka assetati di sangue, reggicalze letali, giacche da camera a gas esilarante: la cabina armadio di Pinketts è un guardaroba teatrale di lusso inventivo. E Lazzaro questa volta finirà coinvolto in un delirio senza precedenti, tra le fiere di Milano e la Fiera del Libro di Bucarest, con gemelli incendiari, latinisti allo sbaraglio e regolamenti di conti con le forchette di plastica, in compagnia di giornalisti d'assalto, mercenari vestiti da suora e vecchi amici orfani di guerra e di madre. Nella Capanna dello Zio Rom Pinketts ricrea la sua Milano nera e surreale divertendosi con lo stile inconfondibile di sempre: gioca con le parole come con i suoi personaggi e persino con i capitoli, facendoli litigare tra di loro. Nel corso di un mese dalla "vita breve ma intensa come James Dean", fatto di pomeriggi "corti come calzoni alla zuava", si addensa una vicenda ricchissima. E più le cose si complicano, più ci si immerge di gusto nella lettura, in sintonia con Lazzaro che, ricapitolando gli eventi, a un certo punto ammette: "Tutto ciò non puzzava. Profumava di guai".

      La capanna dello zio Rom