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Anna Marchesini

    Anna Rita Marchesini était une actrice, comédienne, doubleuse et écrivaine italienne. Elle était reconnue pour ses observations sociales satiriques et ironiques, souvent mises en scène à travers des imitations spirituelles et perspicaces. Son humour se caractérisait par son intelligence et sa capacité à souligner les absurdités du quotidien. Même après la dissolution de son célèbre trio, elle a poursuivi sa carrière solo en tant qu'actrice de théâtre.

    Il terrazzino dei gerani timidi
    Di mercoledì
    "... che siccome che sono cecata"
    Moscerine
    • "... che siccome che sono cecata"

      • 123pages
      • 5 heures de lecture

      La signorina Carlo, la tifosa cecata della Lazio o la Bella Figheira? Oppure la manzoniana Lucia, la cameriera secca o la loquacissima signora Flora? Tra i centouno tipi umani creati da Anna Marchesini, quale è entrato a maggior forza nell'immaginario del pubblico? In questo libro sono raccolte pagine tratte dall'intero repertorio dell'artista. Nel video allegato sketch e parodie che ci raccontano la vita vissuta, e anche un po' di filosofia, di queste "creature".

      "... che siccome che sono cecata"
    • Di mercoledì

      • 205pages
      • 8 heures de lecture

      È mercoledì quando la signorina Else, tremula spilungona dall'aria vagamente trasandata, sale carica di apprensione al quinto piano di un vecchio palazzo. All'interno 10 una coppia di psicoterapeuti accoglie nello studio i racconti delle vite degli altri, delle esistenze sensibili, oscure, inefficaci e corrosive nascoste sotto la crosta delle apparenze, figlie di una felicità perduta, mai cercata o di un'aspirazione assoluta. Un danno antico ha spezzato la vita felice della signorina Else; il suo tempo si è fermato a quel tempo memorabile, il pensiero ha assunto il passo del rimpianto. Bisognosa di simpatia, è incapace di farsi aiutare. Inaspettatamente attiva diviene durante una rocambolesca e clandestina avventura in un luogo dello studio sorprendente, da dove, al buio, si troverà a spiare l'esplosione ciarliera e appassionata di Zelda, una paziente dall'aspetto eccentrico, ridicolo, la cui grazia equina rivelerà un animo vibratile e realista. È una donna emotiva, carnale, densa e tanto vera! Dal dottore non va per sua volontà, depressa per procura del marito, si scopre divertente e così luminosa. La luce del buio del mistero illuminerà l'angolo scuro ed angusto dove Else si è ritirata a vivere. Le due donne diventeranno amiche in un tempo nuovo in cui l'esistenza estrema di Maria, la bellissima ragazza che abita all'interno 9, calerà la sua esaltante tragedia. Zelda ed Else sfiorano la storia tortuosa che Maria vive in un'ansia di assoluto, nella pretesa di liberare le emozioni dagli aspetti convenzionali, una tensione lirica che darà alla sua esistenza una tessitura tragica e sublime. Perché incerto è il tempo e il luogo della felicità.

      Di mercoledì
    • Il terrazzino dei gerani timidi

      • 240pages
      • 9 heures de lecture

      Per la bambina che attraversa le pagine del racconto, come per ogni bambino, le esperienze sono tutte prime volte, che si tratti di avvertire il frullo d'ali di una farfalla che trema dentro le sue dita e poi ruzzola a terra senza vita, oppure del timore permanente che anche la mamma farà come quella farfalla. La vita scoppia dentro la sua minuscola esistenza, la vita sì ma anche la morte, tuttavia le cose, le voci, le impressioni e le vite degli altri non si possono sentire nel tramestio quotidiano che scorre col tempo dell'orologio. La bambina che abita Il terrazzino dei gerani timidi scopre piano piano che può ascoltarle nel silenzio immenso in cui annega quell'angolo di casa che si affaccia sui tetti, il luogo solitario che col tempo diventerà la sua stanza tutta per sé. Là dentro le sarà possibile riconoscere le invisibilità che corrono sotto la crosta del mondo e avvertire il turbamento che suscita in lei l'offerta della vita. Proprio quella bimba, cui la mamma ha insegnato a camminare sul dolore, in silenzio assisterà alla nascita del sogno e ancora per lei, seduta là dove solo regnano silenzio e piccioni, fi nalmente emergeranno, vita della vita, la poesia, gli scrittori, la letteratura e le parole dei libri, la scoperta che le vite sbucciate e naufragate, che nella realtà non fanno che nascondersi, che cessare di amare, invece nel sofi sticato rammendo che l'arte è in grado di ricamarvi intorno, possono diventare esistenze immortali. Così scrivere un libro in cui custodire quel silenzio diventa il sogno della bambina, un sogno che solo i gerani conoscevano e tuttavia hanno sempre tenuto nascosto.

      Il terrazzino dei gerani timidi