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Alessandro Bertante

    Mordi e fuggi
    Nina dei lupi
    • Nina dei lupi

      • 223pages
      • 8 heures de lecture
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      Il cielo muta di colore, ogni mattina macchie viola e rossastre solcano le nubi delle montagne Occidentali, alimentando timori e affanni nei sopravvissuti. Trascorsi tre anni dalla Sciagura che ha distrutto la civiltà, nel piccolo borgo di Piedimulo, una comunità di contadini vive nascosta, protetta dai grandi massi di una frana. Oltre il villaggio, verso l’alta montagna, c’è il ruscello e oltre ancora i lupi. Scampata dalla metropoli in fiamme, Nina ha dodici anni. Persi i genitori durante gli anni della ferocia, ora vive con i nonni. Ma la ragazzina riconosce i segnali nel cielo e sa che un oscuro nemico sta bussando di nuovo alle porte. Nina sarà costretta a crescere in fretta, a vivere tra i lupi e – dopo la riconquista del villaggio caduto in mano a una falange di mercenari – a essere la protagonista della rinascita di quella comunità autarchica e pacifica In un appassionante percorso nei miti ancestrali della natura, Bertante dà vita a personaggi leggendari, sperduti nella violenza del mondo e alla disperata ricerca di una nuova fondazione umana.

      Nina dei lupi
    • Milano, 1969. Università occupate, cortei, tensioni nelle fabbriche. Il 12 dicembre la strage di piazza Fontana. Alberto Boscolo ha vent’anni, viene da una famiglia normale, né ricca né povera, è iscritto alla Statale ma vuole di più. Vuole realizzare un proprio progetto politico. Deluso dall’inconcludenza del Movimento Studentesco, si avvicina a quello che di lì a poco sarà il nucleo delle Brigate Rosse. I mesi passano, Alberto partecipa alle azioni dimostrative, alle rapine di autofinanziamento e al primo attentato incendiario, ma il suo senso di insoddisfazione non si placa. Vuole agire sul serio. Il gruppo organizza il sequestro lampo di Idalgo Macchiarini, un dirigente della Sit-Siemens, e lo sottopone al primo processo proletario. «Mordi e fuggi », scrivono i brigatisti. La stampa batte la notizia; nei bar degli operai non si parla d’altro, le Brigate Rosse sono pronte ad alzare il livello dello scontro. In una metropoli nebbiosa, violenta e indimenticabile, Alessandro Bertante dà vita a una vicenda umana tumultuosa e vibrante, nella quale, intrecciando fiction e cronaca, vediamo scorrere i fatti cruciali che innescheranno la tragica stagione degli anni di piombo. Un romanzo che non cerca facili risposte ma che apre nuove domande su uno dei periodi più drammatici della recente storia italiana.

      Mordi e fuggi