Marco Sgarbi Livres

An original study of spontaneity in Kant, a central yet neglected concept that is relevant to all aspects of his philosophy.

This work explores the profound influence of Aristotle and early-modern Aristotelian thought on Kant's transcendental philosophy. It delves into historical and philosophical contexts, examining how Aristotelian principles shaped Kant's ideas and contributed to the evolution of modern philosophy. The book offers a critical analysis that highlights the intricate connections between these philosophical traditions, providing insights into their lasting impact on contemporary thought.

The book presents a fresh perspective on how the early-modern Aristotelian tradition influenced the development of British Empiricism. It delves into the significant transition from humanist logic to epistemology and facultative logic, offering a critical reexamination of these philosophical shifts. Through this analysis, it highlights the intricate connections between Aristotelian thought and the emergence of empirical approaches in British philosophy.

Focusing on Francesco Robortello, the book delves into the intellectual landscape of the Italian Renaissance, highlighting his groundbreaking contributions to the humanities. It showcases his architectural approach to scholarship and his innovative interpretations of ancient texts, illustrating how he transformed the study of classical literature and thought during this vibrant period.

Nel suo pionieristico lavoro Conditions in Königsberg and the Making of Kant’s Philosophy , Giorgio Tonelli lamentava l’assenza di un’indagine approfondita sul contesto intellettuale di Königsberg e sull’eventuale influenza che esso esercitò su alcuni aspetti del pensiero di Kant. Questo libro vuole colmare questa lacuna prestando particolare attenzione alla tradizione aristotelica, alla Schulphilosophie , e alla corrente dell’eclettismo, che dominarono l’ambiente regiomontano sino all’avvento della filosofia critica kantiana. Il lavoro mostra come dai fallimenti dei progetti logici e metafisici precritici, legati alle influenze ricevute dall’ambiente di Königsberg, Kant abbia tratto le idee e gli spunti per la stesura della Kritik der reinen Vernunft .

La ricerca su Kant ha spesso sostenuto che il filosofo avesse una scarsa conoscenza di Aristotele e della tradizione aristotelica. Tuttavia, il volume dimostra, seguendo i lavori di Giorgio Tonelli, che Kant ha utilizzato nel tempo strategie e dottrine aristoteliche per affrontare problemi irrisolti dalla filosofia contemporanea. Non si tratta di un recupero totale di Aristotele, ma di una ripresa e rinnovamento di elementi decisivi per la formazione del pensiero kantiano e per la genesi della Kritik der reinen Vernunft. La prima parte dell'indagine analizza le fonti aristoteliche di Kant e il contesto intellettuale di Königsberg, dove è nata la filosofia critica. Il lavoro si basa su documenti nuovi e inediti, come i Vorlesungsverzeichnisse 1703-1719, le Einladungsschriften e i manuali aristotelico-scolastici ufficialmente adottati all'Albertina. La seconda parte esamina i problemi relativi alla forma e alla materia della conoscenza, la dottrina delle categorie e dello schematismo, la distinzione tra analitica e dialettica, e gli elementi metodologici presenti nella Kritik der reinen Vernunft. Marco Sgarbi è esperto di filosofia kantiana, Illuminismo tedesco e storia della tradizione aristotelica, con numerose pubblicazioni e contributi a riviste specializzate.