Focusing on the evolution of the philosophy of science throughout the twentieth century, the book critically examines the shift from logical positivism to the "new philosophy of science." It highlights the contributions of key figures, particularly Thomas Kuhn and Karl Popper. The author argues that Kuhn is more aligned with positivism than commonly believed, while Popper's critiques reveal fundamental flaws in Kuhn's perspective, addressing the broader crisis of foundationalism within Western philosophy.
By employing a historical lens, Gattei clarifies misconceptions surrounding Popper's philosophy. The book meticulously traces the evolution of Popper's ideas, illustrating how each challenge he faced prompted new questions and solutions. This reconstruction highlights the dynamic nature of Popper's thought process and its implications for understanding his contributions to philosophy.
Karl R. Popper (1902-1994) ha posto al centro della propria riflessione il carattere intrinsecamente fallibile della nostra conoscenza. A suo modo di vedere, l'edificio della scienza non poggia su un solido strato di roccia ma eleva l'ardita struttura delle proprie teorie sopra una palude. Nel corso di oltre sette decenni di riflessione, Popper ha saputo elaborare una visione del mondo coerente, rigorosa e insieme instabile, che vede nella continua lotta con i problemi il senso e lo scopo della vita stessa. La sua filosofia offre una terza via fra due opposti approcci autoritari alla scienza e alla società, il dogmatismo e il relativismo. Ci presenta una visione entro cui la conoscenza scientifica riesce a essere oggettiva e razionale senza per questo presentarsi come una conoscenza certa. La caratteristica fondamentale del pensiero di Popper - la chiave per comprenderne le idee in tema di oggettività e di razionalità, ma anche di politica e di società - è che esso non considera la conoscenza come una forma di credenza giustificata. Nella sua opera principale, Logica della scoperta scientifica (1935), Popper denuncia gli errori di ogni tentativo teso a dare un fondamento alla nostra conoscenza e descrive la scienza come empirica ma non induttiva, suscettibile di controllo e di conferma ma mai certa.