Focusing on the critique of Carl Schmitt's work, Galli explores the complexities of modernity's quest for order, highlighting its inherent contradictions. He delves into five central issues in Schmitt's philosophy, including his views on the state, political theology, and key thinkers like Machiavelli and Spinoza. Galli argues for the necessity of engaging with Schmitt's ideas to better understand contemporary political challenges. An introduction by Adam Sitze further contextualizes Schmitt's influence and Galli's interpretations.
Carlo Galli Livres





Galli offre una interpretazione complessiva dell'opera di Schmitt e del contributo che essa ha recato alla moderna filosofia politica. Egli analizza i testi schmittiani soffermandosi sui concetti chiave di sovranità, decisione, eccezione, rappresentanza e definisce la posizione di Schmitt all'interno del dibattito novecentesco su liberalismo e democrazia, politica e tecnica, politica e guerra, secolarizzazione. Galli poi individua nelle diverse fasi dell'opera schmittiana un tratto unificante costituito dalla riflessione sull'origine contraddittoria della politica moderna, nel momento della sua crisi più profonda: una riflessione provocatoria dove coesistono grandezza e miseria, forza conoscitiva e tentazione autoritaria.
Lo sguardo di Giano
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Carlo Galli torna ad occuparsi di Schmitt, circoscrivendo l'attenzione ad alcuni aspetti del suo universo intellettuale: le attitudini fondamentali di Schmitt verso lo Stato, la vasta gamma di significati che la nozione di "teologia politica" assume nel lungo svolgersi della sua riflessione, il confronto che lo impegna a più riprese con gli altri pensatori della politica (Machiavelli, Spinoza), la perdurante validità dei paradigmi schmittiani per la comprensione dell'età globale. Una approfondita analisi - quella contenuta in queste pagine - che illumina magistralmente uno dei più discussi protagonisti della cultura filosofica del Novecento, costantemente sospeso fra decostruzione e costruzione, tradizione e spregiudicatezza, prevedibilità e intuizione geniale, ideologia e dottrina, e tuttavia sempre capace di attingere alla struttura profonda della modernità.
Un sentiero interrotto, quello di Marx? Una rivoluzione mancata? Incompiutezza di un pensiero che dell’essere prassi, del misurarsi con la storia, del compiersi in essa, aveva fatto il proprio obiettivo principale. Filosofo, economista, profeta dell’ultima eresia teologico-politica dell’Occidente: l’opinione mondiale si divide fra quanti lo considerano eroe e salvatore del proletariato e quanti vedono in lui il demone simbolo di ogni male. Marx è stato a lungo oggetto di interpretazioni e sentimenti disparati, fino a diventare un’icona resa neutra dalla storia, ritratta nel granitico monumento davanti alla Piazza Rossa di Mosca e posta di fianco a Oliver Hardy sulla copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles. A due secoli dalla nascita, una lucida riflessione sull’incompiutezza del suo pensiero forte, sulle cause del suo successo, sulle sue contraddizioni, sconfitte, ambigue vittorie.
Manuali: Il pensiero politico del Novecento
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Nel 2001 il Mulino ha pubblicato il "Manuale di storia del pensiero politico", curato da Carlo Galli, un'utile strumento per lo studio della riflessione politica dall'antichità ai giorni nostri. Per venire incontro alle esigenze della didattica e dello studio universitario, viene ora riproposta in volume autonomo, a cura dello stesso Galli, la parte dedicata al pensiero politico del Novecento: dalla crisi dell'ordine politico moderno alla trasformazione delle principali ideologie (nazionalismo, socialismo, liberalismo), dalla tragedia dei totalitarismi alla "rinascita" della democrazia nel secondo dopoguerra, dalla crisi dello Stato sociale ai processi di decolonizzazione e al neo-liberalismo, fino alle questioni poste dai processi di globalizzazione.