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Luigi Pareyson

    4 février 1918 – 8 septembre 1991
    Ästhetik
    Die Existenzphilosophie und Karl Jaspers
    Estetica dell'idealismo tedesco 3
    Estetica dell'idealismo tedesco 2
    Estetyka Teoria formatywnosci
    Truth and Interpretation
    • Truth and Interpretation

      • 252pages
      • 9 heures de lecture

      This work presents a strong argument for the importance of philosophy and hermeneutics, emphasizing their role in countering the dangers posed by dogmatism and relativism. It explores the significance of critical thinking and interpretation in understanding complex ideas, advocating for a balanced approach that values both certainty and openness to diverse perspectives. The author engages with contemporary philosophical debates, making a compelling case for the relevance of these disciplines in today's intellectual landscape.

      Truth and Interpretation
    • Gli scritti pareysoniani di estetica raccolti in questo volume coprono l’arco di circa un ventennio (dal 1950 al 1971). In particolare, si tratta della Prefazione e del capitolo dedicato a Fichte dell’incompiuta Estetica dell’idealismo tedesco (1950), nonché dei materiali su Friedrich von Hardenberg (un corso di lezioni del 1960/61 e un articolo di dieci anni più tardo) elaborati in vista del secondo volume di quell’opera, che tuttavia non avrebbe mai visto la luce. Anticipando molti temi dell’indagine storico-filosofica dei decenni successivi, Pareyson insisteva in queste pagine sull’influenza esercitata dal pensiero di Fichte sulla prima cerchia romantica, mentre il suo interesse per Novalis riguardava la definizione del rapporto fra mito e verità, il tema della moralizzazione della natura – testimone dell’enorme influenza della teleologia kantiana sul pensiero classico tedesco –, nonché, infine, la questione del nesso tra l’Io poetante e la morte. Questi studi di Pareyson avrebbero aperto la strada in Italia a una successiva fioritura degli interessi per il significato profondo, autenticamente filosofico, del primo romanticismo tedesco.

      Estetica dell'idealismo tedesco 2
    • I saggi su Kant e Schiller nascono in anni di intensa produzione storiografica e teorica dell'Autore e costituiscono un tassello fondamentale di quella lettura delle filosofie del romanticismo tedesco che tanta parte avrà nel pensiero pareysoniano, contribuendo ad arricchirne l'impostazione esistenzialistica e personalistica. L'estetica kantiana, che è il tema del primo lavoro, viene presentata, ancor più che come la conclusione della ricca stagione dell'estetica settecentesca, come l'inizio di un tempo nuovo, quello delle grandi filosofie del romanticismo. Essa, infatti, nonostante la riuscita rivendicazione dell'autonomia dell'arte, racchiude in sé quei germi per cui il momento estetico, incrociando da una parte i temi della moralità (Schiller) e dall'altra i temi della natura (Goethe), esige un ripensamento della modalità di giudizio della ragione (che, appunto, si propone allora non più come giudizio determinante, ma riflettente). Nel secondo scritto, Schiller è presentato come autore di grande spessore filosofico. A lui si deve l'elaborazione dell'ideale estetico di una perfetta umanità e della tesi secondo cui l'unica educazione possibile è l'educazione estetica.

      Estetica dell'idealismo tedesco 3
    • Luigi Pareyson gehört zu den Begründern der modernen philosophischen Hermeneutik. Diese Ausgabe eröffnet erstmals in deutscher Übersetzung den Zugang zu seinem 1971 erschienenen Hauptwerk zur Philosophie der Interpretation, an dem er seit den 1940er Jahren intensiv arbeitete. Seine Kritik an allen wichtigen Strömungen des 20. Jahrhunderts (Existenzialismus, Marxismus, Psychoanalyse, Neopositivismus, Pragmatismus, Ideologie- wie Entmythologisierung, Traditionalismus) erweist sich immer noch als höchst aktuell. Alternativ zum heute dominierenden historistischen, pragmatistischen oder technikfixierten Denken besteht für ihn die Aufgabe der Philosophie darin, das Denken in seiner ursprünglich ontologischen Dimension zu fundieren und somit den Wahrheitsbegriff wieder ins Zentrum zu stellen. Dabei geht es nicht primär um ein analytisches Verständnis der Wahrheit, das diese lediglich auf der Ebene des Propositionalen gelten lässt, sondern um die Wahrheit als unerschöpfliche Offenbarkeit des Seins, die die Freiheit des Interpreten fördert und einfordert. Diese Spannung zwischen Wahrheit und Interpretation motiviert Pareysons Plädoyer für eine pluralistische, aber nicht relativistische Konzeption der Wahrheit, die im geschichtlichen Ereignischarakter des Seins begründet ist und aufgrund seiner Einzigartigkeit und unendlichen Fruchtbarkeit sich nur in einer Vielzahl von Zugängen und Perspektiven erschließt.

      Wahrheit und Interpretation