Catarina Schmidt Arcangeli Livres

Vor Ihnen liegt ein fesselndes, ideen- und faktenreiches Buch über James Simon, den jüdischen Philanthropen und Mäzen der Berliner Museen, aber auch über Sammeln und Sammler, den internationalen Kunsthandel und nicht zuletzt über den nicht unerheblichen Einfluss, den Kaiser Wilhelm II. auf Sammler, die Berliner Museen und die Erforschung des Orients nahm.0Auf fast jeder Seite dieses engagierten Buchs wird der unheilbare Verlust deutlich, den die Vertreibung und Beraubungder jüdischen Sammler nicht nur für das kulturelle Berlin bis heute bedeutet. James Simons ebenso umfassendes wie einfallsreiches Engagement für die Schwachen der Gesellschaft, denen er sich nahe fu·hlte, und sein Eintreten für die Kunst und die Berliner Museen bleibt sein Vermächtnis. - (aus dem Vorwort von Wolfgang Wolters)00

I dipinti veneziani del Quattrocento e primo Cinquecento costituiscono una parte cospicua del patrimonio della Gemäldegalerie di Berlino: questo volume rappresenta il primo studio complessivo sull'argomento. Fulcro del lavoro sono le opere di Giovanni Bellini, dei pittori determinanti della sua generazione e dei suoi allievi e seguaci.0La prima parte del volume è dedicata alla storia della Gemäldegalerie, attraverso le biografie di collezionisti e di mecenati e mette poi in luce la straordinaria importanza rappresentata dal nucleo della pittura veneziana del museo. La presenza di un vasto numero di dipinti veneziani nella Galleria di Berlino si deve soprattutto a due figure: il collezionista e commerciante inglese Edward Solly che nel 1821 vendette la sua ricca collezione di dipinti al re Federico Guglielmo III, e l'industriale e collezionista berlinese James Simon che nel 1904, in occasione del suo lascito al museo, consegnò una serie di importanti quadri di artisti veneziani. La seconda parte del volume si propone di illustrare le due collezioni principali di pittura veneta, proponendo al lettore un tour attraverso sintetiche schede di ciascun quadro